FRASCARELLI MARCHIGIANI I PIATTI DELLA TRADIZIONE


PIATTI DELLA TRADIZIONE
Piatto povero della tradizione contadina marchigiana simile alla polenta ma preparato con farina di grano.
Le vergare rientravano a casa dopo il lavoro nei campi e in mezz'ora ti preparavano queste meraviglie, con farina, un po' di acqua e le mani d'oro cercavano ogni modo per sfamare la famiglia numerosa. 
Leggendo in giro e nei vari libri di cucina marchigiana ho scoperto che c'erano tre tipi di frascarelli, quelli "de li puritti " ( poveretti ) fatti con sola farina di grano e acqua, quelli " de riso curgo " ( riso coricato ) in pratica veniva aggiunta qualche manciata di riso e quelli " de li signori " ai quali venivano aggiunte delle palline di pasta all'uovo. Si chiamano anche " piccicasanti " ( attacca santi )  e il nome deriva dal fatto che con la farina e l'acqua si faceva la colla.

In casa mia si sono sempre fatti alla maniera di mia nonna materna vale a dire quelli "de li puritti" e io ne vado matta, poiché si dice che favoriscano la produzione di latte nelle puerpere, vi lascio immaginare quanti ne ho mangiati durante l'allattamento dei miei tesori.
Le abili mani che vedete nelle foto sono quelle di mia madre,  già perché quando le ho detto che li avrei fatti io mi ha guardata con la faccia stralunata e ha esclamato: " Non crederai mica che metto le mani in quell'aggeggio nero !!? " E infatti ce le ho messe io cercando di fotografare tutti i passaggi perché è un piatto di una semplicità enorme ma diventa più facile se lo si vede fare.




























Ingredienti:

per 6 persone

  • 650 g. di farina OO e 1 cucchiaino di sale fino
  • 2,5 litri. di acqua per cuocere
  • 120 g. di acqua per formare i frascarelli *

per condire a scelta tra :

  1. sugo di pomodoro o sugo finto
  2. sugo di costine 
  3. mosto cotto e pecorino
  4. sugo di salsicce


Il procedimento per questo piatto è senz'altro più facile a farsi che a dirsi.
Proverò a spiegarvelo al meglio e le foto in sequenza saranno un valido aiuto.
Mettete a bollire l'acqua con un po' di sale, come per la pasta.
Sulla spianatoia versate la farina mescolata al sale, versate un po' di acqua * e con le mani cominciate a formare dei grumi di farina, continuate fino a finire l'acqua.
Con le mani come vedete nelle foto continuate a formare i frascarelli fino a renderli piccoli e poi con il coltello fateli ancora più fini.
Quando l'acqua sarà giunta a bollore iniziate a versarli piano piano come per la polenta e mescolate sempre. Dovranno cuocere per circa 20-30 minuti.
Impiattate e condite con il sugo che preferite, noi li abbiamo conditi con un sugo di costine e macinato.









Commenti

  1. favolosi sopratutto se fatti con l'amore da mani sapienti, adoro i piatti 'poveri' sono ricchi di tradizione e di sapore ^^

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  2. Che meraviglia, le ricette della tradizione vanno custodite gelosamente!!!!

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  3. Che bello vedere le mani sapienti della mamma all'opera....movenze che ormai sono sempre piú soppiantate dal lavoro meccanico...
    Complimenti e un bacione

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  4. Ecco un piatto che non conoscevamo, per quanto apprezziamo molto la cucina marchigiana e grosso modo pensavamo di conoscerla abbastanza bene! I piatti poveri della tradizione meritano di essere valorizzati e soprattutto non devono andare persi perchè rappresentano le nostre radici e quelle sono una certezza.
    Un bacione da Sabrina&Luca

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  5. Che bello, brava! sarebbe stato bellissimo anche un bel video. Da noi (Cupra Montana) si fanno solo quelli di riso, che chiamiamo "riso in polenta"!

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    1. ciao Sara e grazie per essere passata, noto con piacere in quanti modi si chiamano ^_^

      bella la tua cittadina, ci sono stata per un concerto l'anno scorso e che vino buono ;)

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  6. belle quelle mani di persona vissuta...come erano quelle di mia mamma!

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  7. meravigliosa cucina della tradizione e meravigliosa tu che condividi con noi queste "ricercatezze". Non li conoscevo e le mani sapienti di chi li ha preparati preannunciano una bontà senza eguali!!!
    ^___^
    baci a te e alla mamma generosa che si è prestata alla condivisione ^___^

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  8. La mia regione mi piace sempre più....poi quando trovi persone che ne valorizzano al massimo la semplicità e genuinità...non si può chiedere di più!!!
    Complimenti un bellissimo post!

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    1. grazie Donatella, è cosi' bella e troppo poco valorizzata, pensiamoci noi !!!

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  9. I piatti della tradizione sono i migliori!Brava!!

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  10. e vai !!!!!!!!!!!! anch'io li ho postati un po di tempo fa ..... e sinceramente anch'io avevo difficoltà a descrivere il procedimento ..... a casa mia piacciono molto ...tanto che un sabato polenta e un sabato li frascarelli ...ciao un baqcio

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    1. Ciao vicina ^_^ davvero il procedimento per quanto è semplice resta difficile spiegarlo ma con le foto spero di essere stata chiara ;)

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  11. non ho mai mangiato questa bontà, si percepisce che è fatta con amore...buon we, un bacione....

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  12. non conoscevo questo antico piatto tradizionale. Grazie di averlo postato econ tutte queste foto si capisce benissimo il procedimento:)
    baci
    Alice

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  13. grazie Chab di avermi fatto scoprire questo splendido piatto regionale un bacio simmy

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  14. i piatti tradizionali sono sempre i migliori e vedere le foto con le mani di tua madre mi ha emozionata!

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  15. questa ricetta non la conoscevo ma i piatti regionali della tradizione mi piacciono un sacco, un abbraccio SILVIA

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  16. Non conoscevo questo piatto della tradizione, dev'essere buonissimo. Buon we Daniela.

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  17. non conoscevo questa tradizione e le foto che ritraggono le mani della tua mamma sono bellissime e ricche di significato, non posso che ringraziare entrambe :) buon fine settimana!

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  18. innanzitutto complimenti alla tua mamma, immagino la bontà di tutte le cose buone che ti ha "tramandato"(hai voglia a stare sul web ad imparare e provare cose nuove...le migliori ricette son sempre quelle della propria casa ed infanzia) e grazie a te x avermi fatto conoscere un piatto a me sconosciutissimo! :)

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  19. Chabb... questi sono proprio i piatti che odoro io!! Piatti poveri, della tradizione... fatti dalla mamma (che mito)... con la semplicità e la sapienza di chi ha l'esperienza e l'amore per il cibo ed ama il calore della famiglia... Quanto mi sarebbe piaciuto essere lì... sarebbe stata un'esperienza unica ed emozionante.. sia la palato che per il cuore...
    Ciao amò

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  20. Adoro i piatti della tradizione tramandati di madre in figlia: si sente la famiglia, il cuore, il calore.

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  21. ciao Sandra, frascarelli anche in maremma, mia madre li faceva, però all'uovo, e veniva tipo pastina grattata, il concetto uguale, ma l'uovo sbattuto buttato a gocce sulla farina e poi con le mani,m e miracolosamente venivano fuori i grattini, o grattata, buonissimi, proverò questa tua...un abbraccio

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  22. Che meraviglia scoprire le tradizioni gastronomiche altrui....e tu lo stai facendo in un modo che fa onore a te e alla tua regione. Trovo che riscoprire o conoscere le proprie origini, ci leghi ancor di più alla nostra madre terra. Siamo sempre così propensi a far nostri usi altrui, che spesso ci dimentichiamo di averne anche noi...beh parlo per me, ovviamente. Pur nella sua semplicità, questo piatto ha qualcosa da raccontare e tu sei stata bravissima a farlo, anche fotograficamente, dove la presenza delle mani della tua mamma "giocano" un ruolo importantissimo. Un bacio, Ale

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  23. QUELLE MANI!!!!!!!!!!CHE TENEREZZA , CHE EMOZIONE!!!!!!!!!!!MI SEMBRA DI VEDERE QUELLE DI MIA MADRE.
    Li frascarelli li sa fa vene solo la "VERGARA" de casa.
    DA GRANDE MALEDUCATA POSSO CHIEDERE UN PICCOLO ( ma GRANDISSIMO per me)favore?
    CHISSA' SE LA "VERGARA" SI RICORDA COME SI FANNO I RAVIOLI RIPIENI DI CARNE DI POLLO,LESSATI E POI "SPRUZZATI" DI CANNELLA?
    MIA NONNA ERA DI OFFIDA ED E' DA QUANDO LEI NON C'E' PIU' (ALL'INCIRCA 50 ANNI)CHE NON LI MANGIO, ANCHE SE HO LA SENSAZIONE DI SENTIRNE IL SAPORE IN BOCCA OGNI VOLTA CHE CI PENSO.
    GRAZIE

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