CIAMBELLE STROZZOSE DI PASQUA - Tradizioni marchigiane
CIAMBELLE STROZZOSE DI PASQUA
ciambelle strozzose di pasqua |
Si narra che un tempo " le vergare " marchigiane ( donne di casa ) iniziavano ad impastare queste ciambelle il giorno della passione di Cristo e le facevano riposare per cuocerle il giorno di Pasqua.
E' vero che questo impasto ha bisogno di riposo, dopo la lessatura, le ciambelle possono aspettare anche tutta la notte prima di essere infornate, come vedete anche qui "piano piano buono buono".
Finalmente come le volevo io e come non mi erano mai neanche lontanamente venute.
E' vero che questo impasto ha bisogno di riposo, dopo la lessatura, le ciambelle possono aspettare anche tutta la notte prima di essere infornate, come vedete anche qui "piano piano buono buono".
Finalmente come le volevo io e come non mi erano mai neanche lontanamente venute.
Certo ci voleva lei a darmi un paio di dritte fondamentali e la ringrazio di cuore, Luisa è una persona gentilissima e disponibile come poche devo dire, si perché si è offerta di fare insieme a me questo dolce tipico di Pasqua della nostra regione che sembra facile ma che nasconde qualche insidia se non si fa attenzione. Per due volte di fila le avevo fatte da sola con i suoi consigli ma non ero rimasta soddisfatta così quando lei mi ha proposto di farle insieme non potevo certo dire di no anzi è stato veramente divertente pasticciare a quattro mani e veder uscire queste ghiottonerie.
B U O N A P A S Q U A
Preparazione dell'agente lievitante ( dose )
- 7 g di ammoniaca per dolci
- 3 g di bicarbonato di sodio
Mescolare bene e riporre in un vasetto di vetro chiuso.
Ingredienti prima versione
- 8 uova medie
- 2 cucchiai di zucchero semolato
- 4 cucchiai di olio extravergine di oliva
- bustina o estratto di vaniglia
- 1,5 g di dose
- buccia grattugiata di mezzo limone
- sale un pizzico
- 900g. di farina OO o O
- 10 cucchiai di mistrà ( sostituire con sambuca o anice )
Ingredienti seconda versione per 6-7 ciambelle piccole
- 6 uova
- 6 cucchiai di olio di semi di girasole
- 6 cucchiai di mistrà o liquore all'anice
- 6 cucchiaini di zucchero
- 1,5 g di dose
- buccia di limone
- 600-650 g. di farina O ( la quantità dipenderà dalla farina naturalmente )
La consistenza è come quella della pasta all'uovo e le ciambelle consiglio di formarle subito prima di buttarle in acqua.
Fare un buco al centro della pallina, con le dita girare la ciambella su stessa senza allargare tanto per farle crescere in altezza.
Se lascerete il buco più stretto verranno come queste che vedete sotto
La scelta della ricetta non pregiudica la riuscita è tutta una questione di bollitura come potete vedere dal video che abbiamo fatto per voi, cliccate QUI.
Mettete a bollire abbondante acqua in una pentola grande.
Montate a spuma le uova con lo zucchero, il lievito, l'olio, la vaniglia, il limone e il sale, quando saranno belle gonfie aggiungete la farina e il mistrà SOPRA LA FARINA altrimenti rischiate di cuocere l'uovo.
Iniziate ad impastare fino a raggiungere una consistenza soda che non deve appiccicarsi troppo alle dita.
Dividete l'impasto in 4-6 porzioni, appiattite leggermente con un po' di farina e con le dita partendo dal centro allargate formando la ciambella che schiaccerete nuovamente ( vedi foto ).
Mettete il mistrà in questo modo senza farlo andare a contatto con le uova
Lessate una ciambella per volta, se il peso sarà di circa 230-250 g. lasciatele cuocere per 10/15 minuti girandole spesso ( il tempo di lessatura dipende anche dalla grandezza)
Se le fate più piccole di circa 150 g. dimezzate il tempo di lessatura.
L'acqua non deve bollire al massimo, tenete la fiamma moderata in modo da avere un bollore delicato quasi inesistente
Fatele asciugare su un canovaccio e incidetela in mezzo ancora calda fino ad arrivare vicino al bordo interno.
Fatele riposare un po', almeno 4 ore mal'ideale sono 10/12 ore e poi cuocete in forno caldo 180° circa ( ogni forno è una storia a se ) due alla volta e vicino alla ventola del forno in modo che prendano calore subito e si alzino e fatele asciugare per almeno 35-40 minuti ma tenetele d'occhio perché non brucino.
Giratele intorno quando vedete che iniziano a colorare e sfornate quando saranno leggere.
I tempi di cottura variano in base al forno.
Giratele intorno quando vedete che iniziano a colorare e sfornate quando saranno leggere.
I tempi di cottura variano in base al forno.
Glassare a piacere con cioccolato fuso o ghiaccia reale e confettini colorati, qui si consumano anche nude e crude perché sono fantastiche.
Queste ultime le ho impastate e lessate dopo cena e infornate la mattina successiva.
Queste ultime le ho impastate e lessate dopo cena e infornate la mattina successiva.
che sono particolari, mai viste...
RispondiEliminache forti, non le conoscevo!!!
RispondiEliminaEcco, queste sono le cose davanti alle quali resto incantata... Mi sembra davvero di sentirne il profumo, ci credi? Che meraviglia, le ricette tradizionali! E tu le sai rendere ancora più speciali :-) Bella la mia Sandrocchia!
RispondiEliminaBellissima ricetta tradizionale, l'ho vista anche dalle mie parti , ma senza la glassa, la forma era simile, non so se il sapore è quello, comunque una gran bella ricetta!!
RispondiEliminaciao loredana
non conoscevo questa meraviglie, grazie per averle postate!
RispondiEliminaLe adoro! Confesso di averne comprata una qualche mese fa per papparmela tutta! Ora ho trovato la ricetta e me le farò!
RispondiEliminaGuarda il nome mi ha fatto scoppiare a ridere! Ma devono essere veramente buoneeee!!!!
RispondiEliminaadoro queste ricette............. sei fantastica tesoro... tanti auguroni gandi <3<3<3
RispondiEliminanon conoscevo questa ricetta,hai ottenuto un bellissimo risultato,queste ciambelle devono essere deliziose!!
RispondiEliminacome sono belle queste ciambelle.. non le avevo mai sentite!! mi hai fatto venir voglia di mangiarne una.. un bacio
RispondiEliminaciao chabb
RispondiEliminae grazie tesoro...ti lovvo anch'io
queste ciambelle le facciamo anche noi qui ma io non mi cimenterei mai....dicono che riescono 1 volta su dieci!!!!
intanto se passi dalle mie parti fammi un fischio!
bacio grande e serena Pasqua (che è quello che vogliamo)
che meraviglia!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaNon conoscevo questo dolce... che bello sapere di queste antiche tradizioni!!! Grazie!!!
RispondiEliminaFranci
LE FA SEMPRE MIA SU0CERA!!! ;)
RispondiEliminaNon conoscevo questo dolce pasquale! Mi piacciono molto le preparazioni tipiche regionali e la storia che c'è dietro ognuna di esse! Un bacione
RispondiEliminaciao durante le feste è giusto dare lustro alle proprie ricette di tradizione e famiglia, io non le conoscevo ma credimi quanto le apprezzo!!! buona pasqua anche a te!
RispondiEliminaMi piacciono da morire le ricette della tradizione!!!Conosco il piacere di lavorare a quattro mani, lo faccio qualche volta con Libera ed è bellissimo anche se qualche volta litigarello:DD
RispondiEliminaqui noi le chiamiamo "raffaijuli" e si fanno propri così, come hai fatto tu, sia grandi che piccolini, buonissimi, sono il mio peccato pasquale :-P
RispondiEliminabravissima.
un abbraccio e buona Pasqua.
Una bellissima ricetta
RispondiEliminagrazie non la cooscevo
Felice Pasqua
Non conoscevo questa ricetta e mi garba assai! Io mi segno la ricetta, fusse che fusse che riesco a prepararla!
RispondiEliminaappena ho aperto la pagina ma figlia ha detto che belloooo me lo faiiii? e come si può dire di no? un bacione
RispondiEliminaOddio mi vergogno.. io son marchigiana ma non le avevo mai sentite queste ciambelle, sai? :"> Comunque sono bellissime e perfette!! Buona Pasqua anche a te!
RispondiEliminaChe belle! Ne mangerei una subito! Buona Pasqua
RispondiEliminale faccio le faccio le faccio!!! vorrei chiederti ma quando dici di cuocerle due alla volta vicino la ventola del forno significa che devo metterle il più possibile in fondo? forno statico o ventilato? grazie!! Silvana di non è farina...........
RispondiEliminaCiao Sandra, "quassù" nel pesarese non sono tradizionali, ma conosco altri biscottini simili mooolto più piccoli che mia madre fa sempre a Pasqua.
RispondiEliminaMille auguri per una serena Pasqua! un abbraccio, Paola
PASSO PER FARTI TANTISSIMI AUGURIIII BUONA PASQUA A TE E ALLA TUA FAMIGLIA
RispondiEliminadai fracassone, è ora di riaccendere i fornelli!!! ti asèpetto, bacio
RispondiEliminache ricetta particolare.. simpatico il nome poi.. strozzose ;-)! bello rispettare le tradizioni! baci
RispondiEliminaciao sono una ragazza appassionata nel cercare di fare queste ciambelle ci ho provato un sacco di volte con altre ricette ma non sono mai venute.quando le lesso l'acqua deve bollire?per favore qualcuno lo sà...........
RispondiEliminaCiao ... io li faccio tutti gli anni ... Buonissimi!!!
RispondiEliminaEro sicura che da te l'avrei trovata!! La mia nonna la chiamava "Ciambella di Cingoli" e a Pasqua è stata presente per anni nella nostra tavola ma mia nonna la faceva ad occhio quindi non c'è nessuna ricetta scritta rimasta.
RispondiEliminaIo le ho provate a fare ma non sono venute :-(
RispondiEliminaeh eh eh caro anonimo l'ho scritto che nascondo qualche insidia ma il segreto è non demordere, non hai idea di quante volte ho provato e riprovato ora ho imparato ^_^
EliminaHo già provato un altra ricetta e non mi son venute bene...ora provo la tua....
RispondiElimina,mi ispira :)
quanto tempo le lasci a riposare?
Ciao Lia, l'ultima volta le ho lasciate riposare un paio di ore ma puoi lasciarle anche meno, non pregiudica il risultato. L'importante è lessarle in abbondante acqua e con una pentola bella grande. Le rifaccio anche oggi ;)
EliminaAh che belle e che buone queste ciambelle che, senza la glassa sono un po' stupide, a dire il vero!
RispondiEliminaPerò, con la ricetta completa, sono molto golose e, apparentemente, leggere.. puoi mangiartene una senza accorgertene.
Quand'ero piccolo non vedevo l'ora che arrivasse la Santa Pasqua perché così si poteva mangiare queste ciambelle. Mamma faticava non poco a tenermici lontano...
da noi le facciamo sciroppate
EliminaWOW!!!!!
RispondiEliminaLe adoro!!!
E' stato il primissimo dolce marchigiano che ho assaggiato quando mi sono messa con Il Compare, la prima volta che mi ha portato a conoscere la nonna e lo zio paterni qui a Fabriano ^^
Mai, quel dì, avrei pensato che ci saremmo trasferiti tra queste meravigliose colline a vivere! :D
Se riuscissi a farle anch'io, penso proprio che stupirei i Suocerini! ^^
Stracomplimenti! Bacione =(^.^)=
Anche da noi le facciamo, effettivamente non sempre vengono bene. Ora provo questa ricetta. Che sia la volta buona?
RispondiEliminaGrazie