LA STORIA DELLA PRINCIPESSA CHICHI'


Questa è la storia della principessa Chichi e della sua staordinaria avventura.
Molti e molti anni fa c'era un regno di nome Offidus dove governava un re dispotico e autoritario la cui unica mira era quella di espandere il Suo regno fino alle sponde del fiume Tigri.Re Optufus, questo era il nome del terribile tiranno, aveva una bellissima figlia, Chichi, in età da marito. Chichi, però era molto diversa dal padre, gentile e cordiale con i domestici, generosa con i sudditi. Chichi era segretamente innamorata del suo scudiere. Mai, però, Optufus avrebbe permesso a Chichi e allo scudiere Poldo di coronare il loro sogno concedendo la mano della figlia al giovane bello e aitante ma di umili origini. Optufus voleva come sposo per Chichi il principe Eulabio, principe di tutte le Turchie. La fama del principe, però, non era certo delle migliori, non solo aveva un grande bozzo proprio sulla punta del naso ma anche il suo carattere non era dei più docili. Si diceva che Eulabio per puro capriccio ogni giorno facesse preparare ai suoi cuochi centinaia di forme di pane di cui era ghiotto. Un giorno ordinò persino di cuocergli un pane a forma di dromedario. Eulabio, però, quando vide che il pane aveva due gobbe, mandò in esilio tutti i cuochi esclamando:” Come potete, incapaci, portare al vostro Re un pane a forma di cammello, io ho chiesto un dromedario!”
Chichi era disperata, non voleva sposare il giovane principe e propose al padre una sfida, un duello a cavallo fra i due pretendenti, lo scudiere Poldo e il principe Eulabio.Chichi era sicura che con la sua esperienza, Poldo avrebbe sicuramente avuto la meglio. Optufus accettò solo una parte della proposta di Chichi ed affermò: “Va bene, figlia mia, accetto. Poldo ed Eulabio si affronteranno e chi vincerà avrà la tua mano ma la sfida sarà questa: chi fra i due attraverserà per primo il deserto dei Pan, sarà il tuo sposo. Ma bada entrambe avranno a disposizione solo due borracce d'acqua e dovranno bastargli per tutto il viaggio”. Chichi sapeva bene che Eulabio avrebbe vinto, essendo vissuto fino a quel momento nel deserto e sapendo come dissetarsi poco alla volta. Prima della partenza, allora, Chichi si avvicinò ai suoi pretendenti e diede ad entrambi una pagnotta dicendo: “Che questo cibo Vi aiuti nella traversata. Giuro che sposerò chi tornerà vincitore!”
I due si incamminarono quindi per la lunga attraversata, ma Poldo non tardò a provare una tale sete che bevve subito una borraccia. Eulabio, invece, ben più allenato a stare a lungo senza bere, procedeva di gran carriera, fino a quando non iniziò a provare fame e nella sua borsa vide la pagnotta di Chichi. Iniziò ad addentarLa a grandi morsi data la sua golosità per il pane e non si accorse neppure che il pane era ripieno fino a che non iniziò a provare un'immensa sete che lo costrinse ad abbandonare la sfida. Chichi aveva nascosto nel pane di Eulabio un ripieno di capperi, tonno, alici e peperoni, provocando così l'irrefrenabile sete di Eulabio. Poldo tornò così trionfante e Optufus dovette arrendersi e concedere la mano della figlia allo scudiero. Chichi e Poldo vissero così felici e contenti grazie al Chichiripieno.

Questa è la favola che Elena ha voluto scrivere ispirandosi alla mia ricetta del Chichiripieno, tipica focaccia ripiena e molto saporita delle colline ascolane. Un grazie quindi ad Elena per questo omaggio molto gradito che spero tanto piaccia anche a tutti voi!!


Commenti

  1. bella,ed anche al mio piccolo chef sono sicura'che piacera'....quasi quasi me la stampo!!

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  2. Meravigliosa, come tutte le favole di Elena!!
    Un abbraccio, M.Luisa.

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  3. molto carina, complimenti ad Elena e a te per la focaccia,un abbraccio
    ciao Reby

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