IL PRISTINGO O FRUSTINGO - UNA TIPICITA' NATALIZIA MARCHIGIANA
Ecco un dolce tipico delle Marche e in particolare del piceno, secondo la zona viene chiamato in diversi modi, fristingo, frustingo, pristingo, ma certamente il nome più simpatico l'ho sentito a casa dei miei suoceri a Porto San Giorgio, loro lo chiamano " ficu ficusu ".
Da noi tutti lo fanno e naturalmente ogni famiglia ha la sua ricetta, il suo condimento preferito ma resta il fatto che alla base ci devono essere i fichi, il pane e il mosto cotto o sapa , poi tutto il resto è assolutamente soggettivo. Ho una zia che lo fa ancora alla maniera più povera, cioè come si faceva un tempo, solo pane, fichi e mosto cotto invece oggi si è arricchito di noci, caffè, cacao, mandorle e zucchero.
E' la tipicità natalizia a cui non so rinunciare, tanti ricordi ruotano intorno al pristingo, in particolare il ricordo dei miei nonni e così è quasi come sentire la loro presenza ogni volta che con mia madre lo prepariamo, inevitabilmente si parla di loro e di come un tempo veniva meticolosamente preparato.
Ingredienti:
- 1 kg. di fichi secchi
- 200gr. di pane raffermo a fettine
- 300gr. di noci sgusciate e tritate
- 200gr. di mandorle tostate e tritate
- 4 caffè non zuccherati
- 1/2 lt. di mosto cotto o sapa
- 140gr. di canditi (facoltativi)
- 200gr. di zucchero
- scorza grattugiata di un'arancia
- rhum a piacere
- 2 cucchiai di cacao amaro
- sale qb
- pepe
- olio extravergine di oliva per condire qb
- 100gr. di farina di mais
- 100gr. di farina OO
- pane grattugiato e tritello circa 90gr. per dare consistenza all'impasto
Tritare i fichi e cuocerli in acqua per una mezz'ora. In una ciotola capiente mettere le fette di pane e versarci i fichi cotti insieme al liquido di cottura che si sarà un bel po' ritirato ma che deve essere capace di bagnare il pane.
Far riposare per 5-6 ore ma anche tutta la notte.
Far riposare per 5-6 ore ma anche tutta la notte.
A questo punto si condisce con tutti gli altri ingredienti lasciando per ultimo il pan grattato che servirà per addensare il composto, se lo riterrete opportuno potete anche aggiungere qualche cucchiaio di fecola di patate.
Cuocete in teglie di alluminio oliate in forno caldo a circa 180°-200° fino a che non vedrete formarsi una sorta di crosticina, deve asciugare bene considerate come tempo di cottura circa un'ora a 180° ventilato.
Se volete potete guarnire prima della cottura con delle noci.
Se volete potete guarnire prima della cottura con delle noci.
Da consumare freddo.
Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Ornella de Il giardino dei sapori e dei colori che scade il 1 gennaio 2011
wow deve essere buonissimo ... un saluto dai viaggiatori golosi ...
RispondiEliminabuongiorno cara, una vera delizia, mi piace conoscere i dolci tipici. Questo non l'avevo mai sentito...bacioni e buona domenica
RispondiEliminacome sono belle le tradizioni e non dimenticarle!
RispondiEliminaO mamma che dolce divino...c'è praticamente tutto quello che piace a me ^-^
RispondiEliminae poi è un dolce ricordo....
Non lo conoscevo questo dolce ma ha un mix di ingredienti che fa proprio Natale. Mi piace riscoprire i dolci della tradizione. L'unico problema è il mosto cotto che non saprei dove trovare. Bacioni, buona domenica
RispondiEliminapane frutta secca caffè cacao e una vera bomba....non so il perchè chabb ma mi sta facendo venire l'acquolina in bocca...complimenti..
RispondiEliminabaci e buona domenica da lia
HO TUTTOOOOO... quasi quasi mi butto e lo faccio, sembra davvero delizioso :-P
RispondiEliminaun bacio e buona domenica cara.
@ Viaggiatori golosi confermo è strabuono
RispondiElimina@ Puffin grazie
@ Marsettina grazie
@ Mary grazie
@ Federica strano che in Toscana non trovi la Sapa, costa un botto ma nei negozi di grastronomia c'è di sicuro.
@ Lia infatti il mix è da svenimento
@ Elisa provalo e sono sicura ti piacerà :)
eccezionaleeeeeeeee!!!copio/incollo!baci!
RispondiEliminache meraviglia i dolci caratteristici e pieni di ricordi tenerissimi, bello!!!!!! questo non lo conoscevo ma deve essere di un buono!!! bravissima , non perdiamo queste nostre dolcissime radici, ti abbraccio
RispondiEliminaciao Reby
Sembra una super goduria!!!
RispondiEliminache bello!sul sapore non posso dire niente, ma conoscendoti mi fido...forse!eheheh
RispondiEliminaciao chabbetta!!!che
mi piacciono i sapori della tradizione ricchi di sapori e bei rocirdi..brava bacioni
RispondiEliminauna ricetta veramente interessante adoro i piatti tipici regionali, sanno di tradizioni e buona tavola!!
RispondiEliminauna vera delizia....adoro questi sapori, copiato....bacione
RispondiEliminaCarissima, conosco questo fantastico dolce tipicamente marchigiano... è adorabile! Le ricette della tradizione, quelle di famiglia, quelle che smuovono i ricordi, sono doni la cui condivisione ci arricchisce tanto. Grazie! Bacioni. Deborah
RispondiEliminaChe dolce particolare sai che non ne ho mai sentito parlare, grazie 1000 per la ricetta ciao
RispondiEliminai dolci tipici della tradizione sono sempre molto affascinanti! complimenti e auguri :)
RispondiEliminami piacciono tanto le ricette con i fichi, se poi sono dolci tipici delle nostre magnifiche regioni tanto meglio!
RispondiEliminaun bacio!
Neanche noi lo conoscevamo,buonissimo e con in più il sapore dei ricordi....
RispondiEliminaQuesto è proprio nuovo per me. Grazie!!!!Un ricchissimo dolce di Natale.
RispondiEliminaAUGURI!!!!
Ciao! delizioso: ricco di frutta secca e di sapori! ma..ce ne mando un pezzetto?!
RispondiEliminabaci baci
Davvero particolare questo dolce....sono affascinata dai dolci della tradizione e questo , ti confesso, non lo conoscevo! Deve essere buonissimo!!1
RispondiEliminabaci
Che bello, questo dolce tradizionale! Ne avevo già sentito parlare, ma non ne conoscevo la ricetta... Ora posso provare a realizzarlo sicura della sua ottima riuscita, grazie alle indicazioni di una così brava maestra ;-)
RispondiEliminaNon conoscevo questa ricetta ma sembra ottimo!!!!
RispondiEliminaCiao Chabb, sono felice di conoscere te e questo stupendo dolce! Ti ringrazio tantissimo e siccome in questi giorni siamo un po' tutti di corsa ripasserò per conoscerti meglio! Intanto ti auguro un bellissimo, felice Natale!
RispondiEliminasembra buonissimo
RispondiEliminaMarchigiana...........ma delle tue parti!!!Io nemmeno lo conoscevo a pochi km da te. bellissimo!!
RispondiEliminaSandrina mi viene la acquolina in boca!!!! non conoscevo questo dolce, con te s'impara sempre qualcosa! un bacione enorme!
RispondiElimina@ Federica grazie mille
RispondiElimina@ Rebecca è davvero sublime
@ Ornella è un piacere leggerti, grazie
@ Luisa ma dai tu qui??? Come ai vecchi tempi ehehehe!!
@ Scarlett grazieeeee
@ Valerio mai scordare le tradizioni, grazie
@ Mirta dalle tue parti allora non si fa, in effetti è più piceno come dolce natalizio.
@ Deborah è vero tu lo conosci perchè eri qua vicino, una delizia, un bacione
che bell'idea questo dolce... e poi è bello imparare anche le tradizioni altrui. auguroni!!!
RispondiElimina@ Stefania grazie!!
RispondiElimina@ Lauretta & Mary grazie e tanti auguri a voi
@ Shade un bacione
@ Mary & Fiorella grazie
@ Sandra è un dolce delizioso
@ Manu e Silvia grazieeeee
@ Annaferna è tipico di questa zona, grazie!!
@ Lucia ma grazieeeee, ora non ti resta che provarlo è facilissimo credimi!
@ Vanessa grazie
@ Anna grazie
@ Tamara infatti è tipico del fermano e piceno, grazie
@ Lalu muchas gracias, un beso!!
@ Dolci pensieri grazie e auguri a te
@ Ornella allora ti aspetto e ti auguro buone feste, grazieeeee
RispondiEliminaSlurpissimo!!! ma che cos'è questa robina qui?
RispondiEliminaUna goduria sicuramente.....chabbinaaaaaaaaaaaaa ma quanto sei brava?!!!
Di più di più!!!!!
;-)
@ Sandrissima è una roba da leccarsi il baffo!!!
RispondiEliminaMilunettaaaaaaaaa ma quanto sei cara!!!!
Sbaciuzzzzzz
Che bello! Mi hai fatto ricordare quando da bambina andavo a Monte San Giusto(MC)a trascorrere le vacanze di Natale. Tra le mie zie e amiche di zie c'erano talmente tante versioni da non saper dove iniziare. C'era il traffico di Pistingo (lì lo chiamano così).
RispondiEliminaUna delle mie zie ci metteva addirittura 22 ingredienti...contati personalmente. Era il mio preferito!
Sono contenta di aver trovato questa ricetta...un tuffo nel passato :o)
Ho scoperto che a mia mamma manca molto questo dolce. E' marchigiana ed è vissuta a Monte San Giusto fino a 25 anni, poi si è trasferita a Rimini. Fino a qualche anno fa trascorravamo il Natale con i parenti (marchigiani), quindi il pistingo non mancava di certo.
RispondiEliminaMi copio la ricetta e il prossimo anno regalerò questo dolce a mia mamma... sarà di certo azzeccato! :o)
Interessantissimo il tuo dolce marchigiano!Davvero da provare!
RispondiEliminaNon lo conoscevo, ma deve essere buonissimo! Un bacione
RispondiEliminame lo segno perchè lo devo provare di certo... ottimo davvero ^^
RispondiEliminaNon lo conoscevo! Potrebbe essere un altro dolce da fare a Natale!
RispondiEliminahai davvero fatto bene a ricordarla questa =) bacione
RispondiEliminaSandra è un dolce tipico dell'autunno e delle feste, io adoro i fichi, questo, è il classico dolce da "2 minuti in bocca e una vita sui fianchi" ma io lo faccio, ho pure i fichi secchi del contadino, seccati a al sole della campagna romana, bio...un abbraccio
RispondiEliminaed io proprio non la conoscevo! un bacio
RispondiEliminasembra proprio buonissimo :) devo trovare il mosto così ci faccio anche altri dolci natalizi :) ciao carissima
RispondiEliminaA me commuovono queste tradizioni così ben conservate e vissute...mah...che sia l'età? Qui nel modenese abbiamo un dolce simile, il pane di natale...anche lì c'è la saBa (la tua saPa) e quasi tutto il resto a parte i fichi. Buon Natale.
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